Diocesi: Ac Cerreto Sannita, domenica scorsa a Durazzano la Festa della pace

(Foto Ac Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti)

“Solo tutti insieme, vogliamo e possiamo essere testimoni credibili di pace. Per marciare, testimoniare e condividere esperienze di pace”. Lo ha ribadito l’Azione cattolica diocesana di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti alla Festa diocesana della pace 2025, “La pace in azione”, svoltasi la scorsa domenica a Durazzano, come spiega un comunicato diffuso oggi. La consueta e annuale iniziativa di promozione della pace, sostenuta e organizzata a livello nazionale dall’Azione cattolica ragazzi, nella diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti ha vissuto inizialmente un momento unitario, partecipato anche da giovanissimi, giovani e adulti, consistente in una marcia della pace che partiva da piazza Municipio. Presente il sindaco di Durazzano Lina Grasso e il vescovo diocesano, mons. Giuseppe Mazzafaro, che, a fine corteo, ha presieduto la celebrazione eucaristica nella chiesa della SS. Annunziata. Dopo il pranzo, alcune attività per bambini e ragazzi dell’Acr hanno concluso l’intensa e bella giornata.
“Parlare di pace è sempre necessario – afferma il presidente dell’Azione cattolica diocesana, Lia Salomone – forse adesso anche di più, per imparare a riconoscere anche i più piccoli segni di male e contrastarli sul nascere. E in questo i bambini ed i ragazzi sono senza dubbio bravissimi: la loro genuinità ci ricorda che l’essenza del vivere è quella di poter stare insieme come fratelli”. E, sottolinea l’Ac diocesana, proprio per costruire insieme il cammino della pace, è necessario riaffermare che siamo noi gli attori che sul palcoscenico del mondo dobbiamo rendere reale e quotidiana la pace. Con un copione originale, zeppo di parole d’amore, gesti di gentilezza, atti di perdono. In questo tempo, in cui tutto ci sembra così instabile e spaventoso, è proprio necessario che voci e gesti mostrino quotidianamente la pace in azione. “Nel pensare questo momento – spiega Salomone – l’Acr si è rivolta direttamente ai ragazzi perché sono loro la nostra garanzia per un futuro di pace, ma questo è un messaggio così importante e fondamentale che abbiamo deciso, poi, di coinvolgere attivamente anche giovani, adulti e famiglie dell’associazione e della diocesi. La pace entra in azione solo quando impariamo tutti a fare la nostra parte!”.

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