Sarà dedicato a “La casula di Lanciano e la circolazione di manufatti preziosi in età angioina tra Oriente e Occidente” il convegno in programma oggi, martedì 10, e domani, mercoledì 11 dicembre, a Lanciano, per iniziativa dell’Università degli studi “D’Annunzio” di Chieti. In programma due momenti volti a scoprire il dialogo culturale tra Oriente e Occidente attraverso i preziosi manufatti della tradizione storica, quale appunto è la casula di Lanciano, il paramento sacro risalente al XIV secolo ritrovato da Simone Cortese nel 2014 accartocciato Oggi i lavori saranno ospitati presso l’Università degli studi “D’Annunzio” di Chieti Scalo dalle 14.30, con la partecipazione di esperti internazionali, come Avinoam Shalem, professore di Storia delle arti dell’islam alla Columbia University, e Nicolas Sarzeaud, professore Storia dell’arte dell’Accademia di Francia a Roma, per esplorare il tema della migrazione culturale e artistica attraverso tessuti, reliquie e manufatti preziosi. Due le sessioni di lavoro che saranno introdotte da Stefano Trinchese, direttore del Dipartimento Lettere, Arte e Storia dell’Università, Chiara Delpino, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Chieti e Pescara, Gaetano Curzi, docente dell’Ateneo, e presiedute da Francesca Manzari, docente dell’Università La Sapienza di Roma, e Iole Carlettini, dell’Università D’Annunzio.
L’11 dicembre, invece, sarà il Museo diocesano di Lanciano ad ospitare il seminario sul campo nel luogo in cui, dal 2016, dopo il restauro, è conservata la casula. Alle 9.30 sono previsti i saluti di mons. Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano-Ortona, a cui faranno seguito gli interventi tra cui quelli di Valentina Laviola, dell’Università L’Orientale di Napoli, su “La casula un tessuto dall’effetto islamico?” e di Tiziana Benzi, restauratrice del prezioso paramento. Al termine del convegno i presenti potranno ammirare la casula all’interno del museo.