Una conferenza organizzata dall’Osservatorio per l’insegnamento della storia in Europa (Ohte) sul tema “La storia in crisi?” si apre oggi con l’intervento di numerosi ospiti, tra cui i ministri dell’Istruzione di Lussemburgo, Montenegro e Slovacchia, nonché viceministri di Armenia e Ucraina. Questo evento di due giorni “riunirà a Strasburgo importanti educatori, storici, decisori politici e operatori giovanili per esaminare come l’insegnamento della storia possa contribuire a superare le crisi contemporanee, garantendo al tempo stesso la sua integrità di fronte all’aumento delle tensioni politiche e alla distorsione dei fatti storici”. Con più di 500 partecipanti, il tema “La storia in crisi?” esaminerà, come precisa un comunicato, “il ruolo che l’insegnamento della storia può svolgere nell’affrontare le sfide che le società europee si trovano attualmente ad affrontare”. “Insegnare la storia non solo sviluppa il nostro pensiero critico e la nostra comprensione dell’identità nazionale. Offre inoltre ai giovani le competenze essenziali per evolversi in un mondo incerto e in costante cambiamento”, ha dichiarato Claude Meisch, ministro dell’Istruzione nazionale, a nome della Presidenza lussemburghese del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. La conferenza si concentrerà sui giovani e sugli studenti, che incarnano la politica #LearnersFirst del Consiglio d’Europa. Il 6 dicembre, Yann Bouvier, storico ed educatore francese, offrirà un approccio più personale all’esplorazione e alla divulgazione della storia attraverso i social media. “Questa sessione si concentrerà sul rendere la storia accessibile e comprensibile per un pubblico giovane”.