Oggi in Università Cattolica a Milano è stato presentato l’Annuario 2024 della televisione italiana del Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi (Certa). Multipolare, resiliente e sempre più orientata a ibridare il tradizionale broadcasting con lo streaming (su un terreno di gioco definito “streamcasting”): sono queste le caratteristiche della televisione italiana, analizzata nell’Annuario della tv 2024 realizzato da Certa con i suoi partner, che è ormai un appuntamento consolidato di dicembre ogni anno. Un quadro completo e dettagliatissimo, ricco di numeri, grafici e interpretazioni, su quella che resta la più importante industria mediale del Paese, la televisione.
Anche quest’anno la televisione italiana mostra forti segni di resilienza, tiene cioè i suoi spettatori, e anzi cresce rispetto allo scorso anno grazie anche ai consumi in streaming (quella “Total audience” che diventerà lo standard Auditel con l’inizio del 2025).
Nell’anno solare 2024 (primi 11 mesi, fino al 15 novembre 2024) è proprio il dato di Total audience (che integra il consumo sullo schermo televisivo tradizionale con quello su tutti gli schermi connessi in rete, in modalità di streaming) a segnalare una crescita negli ascolti dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (anno 2023), sull’intero giorno. Crescono a due cifre i cosiddetti “terzi poli”: WarnerBros Discovery aumenta il proprio ascolto nell’intero giorno del 10,5% rispetto allo scorso anno solare, mentre La7 cresce del 10,1%.
Accanto a Rai, Mediaset e Sky, si è sviluppata dunque una televisione multipolare, che deve tenere conto anche della maggior forza delle piattaforme internazionali di streaming, che contribuiscono a generare quello che Auditel definisce “ascolto non riconosciuto”. Nell’anno solare 2024, per l’intero giorno, l’ascolto non riconosciuto cresce del 4,3%, raggiungendo un ascolto medio nelle 24 ore di 1,8 milioni di spettatori.
È di 4 ore il consumo medio (Atv) di televisione nel 2024 (anno solare) sull’intera popolazione: mediamente gli italiani dedicano oltre 3 ore e 16 minuti al giorno al consumo di televisione “tradizionale” (i canali televisivi), e quasi 44 minuti a tutti gli altri consumi sul televisore domestico (in primis, piattaforme Svod, come Netflix, Amazon, Prime Video, Disney+ etc, ma anche gaming/gioco, navigazione etc).