“Una donna che cerca. Una donna che scava”. Così il Papa ha definito Flavia Giulia Elena, madre dell’imperatore Costantino, al centro dell’udienza giubilare di oggi in piazza San Pietro. Leone XIV ha esordito con un ricordo: “Da bambini, mettere le mani nella terra aveva un fascino speciale. Lo ricordiamo, e forse ancora lo osserviamo: ci fa bene osservare il gioco dei bambini! Scavare nella terra, rompere la crosta dura del mondo e vedere che cosa c’è sotto”. “Quello che Gesù descrive nella parabola del tesoro nel campo non è più un gioco da bambini, eppure la gioia della sorpresa è la stessa”, il riferimento al Vangelo di Matteo: “E il Signore ci dice: così è il Regno di Dio. Anzi: così si trova il Regno di Dio”. “La speranza si riaccende quando scaviamo e rompiamo la crosta della realtà, andiamo al di sotto della superficie”, ha spiegato il Pontefice, ricordando che, “appena avuta la libertà di vivere da cristiani pubblicamente, i discepoli di Gesù cominciarono a scavare, in particolare nei luoghi della sua passione, morte e risurrezione. La Tradizione d’Oriente e d’Occidente ricorda Flavia Giulia Elena, madre dell’imperatore Costantino, come l’anima di quelle ricerche”.