“Solo da Gesù, bellezza sempre antica e sempre nuova, possiamo ricevere uno sguardo rinnovato sulla realtà”. Lo ha detto padre Javier Barba, assistente generale dell’Ordine di sant’Agostino, presiedendo la messa che ha aperto la giornata del 5 settembre del Capitolo generale ordinario. Nell’omelia ha invitato i religiosi a riflettere sul potere dello sguardo, che può essere condizionato da eventi passati, inquietudini presenti o attese future: “Nessuno sguardo è completo. Solo la speranza è uno sguardo certo, capace di generare vera novità”. Al centro, il Vangelo del giorno: “Il cuore dell’uomo è l’otre del Vangelo, dove viene versato il vino nuovo. Se Gesù è al centro, possiamo rinnovare i nostri programmi, le nostre premesse, le nostre azioni”. Il lavoro della mattinata, moderato da padre Martín Davagan, è proseguito con la lettura di due messaggi indirizzati al Capitolo: il primo dalla superiora generale delle suore agostiniane missionarie, il secondo da mons. Bernardus Baru, vescovo agostiniano di Timika (Indonesia). Padre Joseph Farrell ha poi illustrato la relazione sulle case generali, evidenziandone la vocazione internazionale e l’autenticità della fraternità vissuta in contesti multilingue e multiculturali. “La testimonianza di unità nella diversità – ha spiegato – è possibile grazie alla comunione nell’Ordine”. Le case fanno capo direttamente al priore generale e ricevono il sostegno economico della Curia.