“Ancora una volta, la comunità internazionale ha voltato le spalle a un milione di bambini a Gaza, non riuscendo ad approvare una nuova risoluzione per il cessate il fuoco”. Lo dichiara oggi Save the Children alla luce della mancata approvazione del Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite della risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza per il veto posto dagli Stati Uniti.
“Il voto – sottolinea l’Ong – è avvenuto pochi giorni dopo che una Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha stabilito che il Governo di Israele sta commettendo un genocidio a Gaza e nel momento in cui le forze israeliane intensificano l’offensiva terrestre su Gaza City. L’attacco segue settimane di bombardamenti e ordini di evacuazione che hanno costretto quasi un milione di persone, già colpite dalla carestia, a fuggire verso sud, in aree sempre più ristrette e sovraffollate”.
“Solo due giorni fa, una Commissione d’inchiesta dell’Onu ha concluso che a Gaza è in corso un genocidio – ha dichiarato Ahmad Alhendawi, direttore regionale di Save the Children per il Medio Oriente, Nord Africa ed Europa orientale –. Quello che testimoniamo ogni giorno è perfettamente coerente con queste conclusioni”. “Nonostante si tratti di una delle analisi legali più nette finora, le forze israeliane hanno intensificato la stretta su Gaza City, provocando morti, fame e sfollamenti tra bambini e famiglie”, ha proseguito Alhendawi, evidenziando che “intanto, il Consiglio di sicurezza dell’Onu e gli alleati di Israele continuano a non intervenire. Oggi è più evidente che mai: non solo il Governo di Israele, ma anche la comunità internazionale ha il dovere morale e legale di fermare questa tragedia. Se non ora, quando?”.
“Chiediamo al Consiglio di sicurezza dell’Onu – ha concluso Alhendawi – di riunirsi immediatamente e di continuare a farlo – ogni giorno se necessario – fino a quando non avrà adempiuto ai suoi obblighi per garantire un cessate il fuoco e l’accesso umanitario per i bambini”.