Willy Monteiro Duarte: Mattarella, “la violenza si sconfigge con solidarietà, relazioni umane, inclusione, dialogo”

Mattarella con la madre e la sorella di Willy Monteiro Duarte (Foto Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“La violenza si sconfigge con la solidarietà, con le relazioni umane, con l’inclusione, con il dialogo, con la comprensione delle opinioni e delle esigenze degli altri”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Colleferro (Rm) in occasione della cerimonia commemorativa del 5° anniversario della morte di Willy Monteiro Duarte.
“Ogni tempo, ogni civiltà è stata attraversata dalla violenza. Un peso, un freno sull’umanità”, ha osservato il Capo dello Stato, rilevando che “in ogni tempo la violenza si è manifestata in modi diversi. Dobbiamo guardare alla violenza del nostro tempo per contrastarla, per sconfiggerla”. “Nelle società del mondo di oggi – ha proseguito Mattarella – ritorna la diffusione di un clima di avversione, di rancore, di reciproco rifiuto che spesso – come si legge nei recenti fatti di cronaca – sfocia nella violenza e giunge all’omicidio. Sui social – e non soltanto su di essi – vengono spesso amplificate parole di odio. Vengono accompagnate da narrazioni create per generare sfiducia, paura, risentimento, per provocare divisioni, conflitti, scontri. Vengono rifiutate la realtà, il rispetto delle opinioni, la critica civile, la responsabilità personale di ciascuno”. “Il diverso da sé stessi – ha notato il presidente – viene visto come un nemico, un nemico da combattere e da abbattere. Lungi dal considerare la diversità di opinione, di condizioni una sfida all’approfondimento, si ritiene che l’altro debba essere annientato”. “La violenza – ha commentato – rischia così di diventare ordinaria, banale; rischia di fare occultare il suo significato anti-umano e vi è chi arriva a farne ragione di vanto”.

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