Pubblica amministrazione: Mattarella ai nuovi dirigenti, “servire la collettività con imparzialità e innovazione”

“I funzionari pubblici – per volontà della Costituzione – devono operare al servizio della collettività e vanno sottratti all’ influenza dei partiti politici. Da qui la necessità di organizzare i pubblici uffici secondo il principio di imparzialità che è condizione di buon andamento perché consente di esercitare la discrezionalità amministrativa sulla base di criteri oggettivi, attraverso una ponderata valutazione di tutti gli interessi coinvolti, pubblici e privati. Questo modo di operare delle amministrazioni costituisce garanzia di parità di trattamento per tutti i cittadini che entrano in rapporto con il loro operato”. Lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’incontro con i partecipanti al 9° Corso-concorso Sna per dirigenti pubblici.
“Alla Pubblica amministrazione è richiesto, oggi, un profondo aggiornamento culturale per poter operare con efficacia in un mondo che cambia sempre più rapidamente, facendo emergere rischi e opportunità”, ha osservato il Capo dello Stato, sottolineando che “sono a voi richieste conoscenze, competenze e attitudini che vi consentano, in particolare, di promuovere cambiamento e innovazione”. “La formazione che avete ricevuto alla Scuola superiore è stata particolarmente ricca di conoscenze e di esperienze e ha richiesto da parte vostra il massimo impegno perché ha dovuto tener conto dei diversi scenari in cui siete destinati ad operare”, ha proseguito il presidente, elencandoli: “I processi di digitalizzazione, la transizione ecologica, l’affermazione dell’intelligenza artificiale, le dinamiche di internalizzazione, le molteplici emergenze da fronteggiare, la crescente domanda di un diverso rapporto tra amministrazioni e cittadini, la necessità di privilegiare una cultura amministrativa orientata ai risultati, alla tutela dei diritti, alla soddisfazione dell’interesse pubblico piuttosto che al formalismo delle procedure, da rispettare ma adeguandole perché siano in grado di essere realmente connesse alla realtà”. “Si tratta – ha commentato – di fenomeni e di istanze sempre maggiormente avvertiti che richiedono alla dirigenza pubblica di dotarsi di strumenti e di acquisire capacità adeguati a misurarsi con essi con senso di responsabilità e intelligenza”. “Un’alta formazione della dirigenza amministrativa rappresenta un obiettivo irrinunciabile per qualunque Paese che intenda consentire agli apparati pubblici di disporre della capacità di interpretare e indirizzare il cambiamento, senza limitarsi a subirne gli effetti”, ha rilevato il Capo dello Stato.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa