La minoranza cristiana in Turchia, la tragedia del popolo ucraino, la continua diminuzione dei cristiani in Medio Oriente e la prossima visita di Papa Leone XIV in Turchia, per commemorare il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di Nicea, che si terrà quest’anno. Questi i principali temi al centro dell’incontro che ieri, 15 settembre, Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo ha avuto privatamente con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump nello Studio Ovale. Il Patriarca Ecumenico e Sua Eminenza l’Arcivescovo d’America Elpidophoros sono arrivati in corteo al North Lawn della Casa Bianca. L’incontro – informa una nota del Patriarcato Ecumenico – è durato più di mezz’ora e si è svolto in un clima di grande cordialità. Durante il colloquio, Bartolomeo ha espresso la sua gratitudine per le iniziative intraprese dal Presidente degli Stati Uniti e il suo impegno complessivo per il raggiungimento della pace nel mondo e in Ucraina in particolare. Hanno anche discusso della situazione dei cristiani in Medio Oriente. Si è fatto riferimento anche alla prossima visita di Sua Santità Papa Leone XIV in Turchia, per commemorare il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di Nicea. Il vicepresidente JD Vance – si legge ancora nella nota – ha mostrato grande interesse per questo incontro. Il Patriarca ha espresso le sue condoglianze al Presidente degli Stati Uniti per l’assassinio di Charlie Kirk.

Parlando alla stampa riunita in una sala conferenze di un hotel vicino, Bartolomeo ha definito l’incontro “caloroso, cordiale” e “sincero”. “Abbiamo discusso – ha poi aggiunto – di questioni che riguardano noi del Patriarcato Ecumenico, i pochi cristiani rimasti in Turchia, le difficoltà che affrontano, le persecuzioni, ma anche il fatto che nonostante tutto questo sopravviviamo e continuiamo a svolgere la nostra missione”. Con Trump – secondo quanto riporta l’Orthodox Observer dell’Arcidiocesi greco-ortodossa d’America – si è parlato anche della guerra in Ucraina e della concessione del “Tomos di Autocefalia” da parte del Patriarcato Ecumenico nel 2019, che ha istituito la Chiesa Ortodossa Ucraina, distaccandola dal Patriarcato di Mosca. “Abbiamo parlato anche della tragedia del popolo ucraino, dell’Holodomor, dell’oppressione che ha subito, dell’attuale guerra che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina, delle migliaia di vittime, della distruzione, dei bambini rapiti, di tutti questi tragici eventi che feriscono la coscienza dell’umanità”, ha detto il Patriarca Ecumenico.
Altri argomenti di discussione tra il Patriarca Ecumenico e il Presidente Trump includevano la “continua diminuzione dei cristiani in Medio Oriente” e il loro comune “timore che, se questo continua, un giorno i luoghi santi rimarranno senza cristiani”. Sua Santità ha anche fatto riferimento al Presidente Trump alla chiusura a tempo indeterminato della Scuola Teologica di Halki, ed entrambi hanno espresso la speranza che “il dialogo avviato con l’attuale governo porti a un risultato positivo”. Riguardo alla visita che Papa Leone farà in Turchia per l’anniversario di Nicea, alla stampa Bartolomeo ha detto: “Il dialogo teologico con Roma è speciale”. “Ma parallelamente a questo dialogo teologico, portiamo avanti e promuoviamo anche il dialogo dell’amore”. Durante il suo discorso alla stampa, il Patriarca Ecumenico ha delineato il resto della sua Visita Apostolica negli Stati Uniti. Scopo di questa Visita Apostolica è il conferimento da parte della John Templeton Foundation del prestigioso “Premio Templeton”, riconosciuto a livello internazionale, al Patriarca Ecumenico Bartolomeo. Il premio, la cui consegna è prevista per il 24 settembre a New York, onora gli “sforzi pionieristici del Patriarca Ecumenico per colmare la comprensione scientifica e spirituale del rapporto dell’umanità con il mondo naturale, riunendo persone di diverse fedi per accogliere la chiamata alla salvaguardia del creato”.