Premio Robert Bresson 2025: mons. Milani, “unico premio della Chiesa per registi che interrogano l’uomo”

“Questo è l’unico premio che la Chiesa dedica al cinema e nasce con l’intento di riconoscere quegli autori che, attraverso il loro lavoro, sanno guardare all’uomo nella sua dimensione più piena e spirituale. Si tratta di registi e cineasti capaci di cogliere non solo la realtà visibile, ma anche le profondità interiori, i sentimenti, le lotte e le aspirazioni che definiscono la condizione umana”. Con queste parole mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, ha introdotto ieri al Lido la consegna del Premio Robert Bresson 2025 a Stéphane Brizé. Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche Pietrangelo Buttafuoco e Alberto Barbera, direttore della Mostra del cinema di Venezia, che ha definito Brizé “un artista di straordinaria sensibilità, capace di affrontare con rigore e profondità temi di grandissima rilevanza, restituendo al cinema la sua funzione più alta: interrogare l’uomo, le sue scelte e il suo tempo”. Alla cerimonia erano presenti il presidente della Biennale Buttafuoco, il direttore Barbera e l’attrice Alba Rohrwacher.

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