Serbia: Troharov (analista) al Sir, “Paese sull’orlo della guerra civile. Tempo per Vucic potrebbe essere agli sgoccioli”

(Foto Iva Mihailova)

“È un’estate caldissima quella che sta vivendo il presidente serbo Alexander Vucic, con migliaia di persone per le strade e un Paese quasi sull’orlo della guerra civile, dove ogni sera in oltre 30 città della Serbia si verificano scontri tra gli oppositori del governo e i sostenitori delle autorità mentre la polizia non sta cercando di mantenere l’ordine pubblico”. È la descrizione di Liubcio Troharov, noto analista dei Balcani che per il Sir descrive ciò che succede per le strade non solo di Belgrado ma anche di Nis, Novi Sad, Kragujevac e molte altre località serbe. Da nove mesi, da quando la tettoia della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata causando la morte di 16 persone i manifestanti non si sono mai fermati. Secondo Troharov “il tempo di Vucic al potere è agli sgoccioli, prima o poi dovrà arrendersi perché la piazza chiede uno Stato di diritto senza corruzione, senza i legami del partito che da oltre 10 anni regna indisturbato”. La settimana scorsa i manifestanti si sono scontrati con i sostenitori del governo in diverse città e mentre i partecipanti alla protesta accusano la polizia di non aver fatto nulla per impedire la escalation, le autorità promettono misure dure nel futuro e molti arresti. “La polizia usa molto gas lacrimogeni per disperdere gli oppositori”, continua Troharski che chiosa: “se il governo accettasse le elezioni anticipate la tensione potrebbe placarsi ma Vucic per adesso ha detto che un nuovo voto si terrà prima della fine della legislatura ma senza precisare quando”.
“La situazione è molto complicata – afferma – perché gli oppositori di Vucic composti da studenti, gruppi dell’opposizione e osservatori indipendenti accusano lui e i suoi alleati, i socialisti di Ivica Dacic, di avere legami con la criminalità organizzata, di usare violenza contro i rivali politici e di abbattere la libertà di stampa”. “Tutte queste cose il presidente serbo le nega categoricamente”, chiarisce. Infatti, Vucic ha indetto diverse manifestazioni a suo favore per dimostrare che non tutti sono favorevoli ai manifestanti. “È una situazione complicata e bisogna trovare una via di uscita pacifica, basata sul dialogo ma si sente la stanchezza di ambedue le parti”, precisa Troharski e precisa: “Vucic non vuole mollare il potere e i manifestanti sono per le strade da nove mesi, ambedue i lati non hanno niente da perdere e questo potrebbe sfociare in scenari poco raccomandabili”.

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