“Breve e scarna la vita di Pier Giorgio. Niente di straordinario se non la straordinarietà stessa con cui vive la sua intensa giovinezza. L’amore alla famiglia e oltre, nonostante le difficoltà; il senso della bellezza, la scuola, le associazioni, l’amicizia, la militanza politica in tempi non facili, la carità verso gli ultimi, cercati appassionatamente in silenzio, sono le costanti della sua testimonianza a Cristo, la Vita della sua vita”. Il vescovo di Nocera Inferiore-Saro, mons. Giuseppe Giudice, scrive ai giovani per raccontare la vita di Pier Giorgio Frassati, che sarà canonizzato insieme con Carlo Acutis da Leone XIV il 7 settembre, la sua testimonianza, il fascino della sua santità, “affinché la sua storia, che oggi la Chiesa propone come modello, contagi ancora tanti giovani sulla via felice, anche se non sempre facile, dell’impegno cristiano”.
“Pier Giorgio incarna in sé tutto ciò che costituisce il corredo di una gioventù sana e bella: la ricerca dell’armonia, lo sport, la compagnia delle ragazze, l’impegno nel sociale, la passione per la libertà e in più la scelta dei poveri, cercati con passione nelle soffitte maleodoranti di Torino. Una vita breve, ma intensa. Una vita tutta rischiata sulle strade del quotidiano e sugli orizzonti dell’Assoluto – osserva il presule –. La fede in Lui è un fatto naturale, come è naturale l’amore per i monti; ma è una fede che ha, nell’età giovanile, la compattezza e lo slancio delle rocce. È una fede, la sua, che si fa avventura gioiosa anche quando è sofferta, e sboccia nel canto della speranza e nella testimonianza della carità”.
Con Pier Giorgio “la santità, ancora una volta, esce dalla sacrestia, lascia l’oleografia stantia e ci fa respirare aria fresca di primavera – evidenzia mons. Giudice –. Essere giovani e santi è possibile? Ci risponde la Parola di Dio: ‘Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Osservando la tua parola’ (Sal 119,9)”. Pier Giorgio, aggiunge il vescovo, “è risposta incarnata. Fede, speranza, carità, impegno sociale e politico, studio, amicizia, ricerca della verità, direzione spirituale, Parola di Dio, comunione quotidiana: ecco la ricetta della sua santità, che Pier Giorgio offre ad ogni giovane. E tutto nell’ambiente più vero e più semplice, il quotidiano, dove non mancano le spine della Croce”.
Oggi “la Chiesa lo propone come modello per noi e per tutti i giovani. Egli è, insieme a Carlo Acutis, una sfida, un richiamo, una provocazione”. Mons. Giudice conclude: “La santità autentica non toglie nulla all’umano ma lo valorizza, lo perfeziona, lo purifica, lo amplifica e lo trascina fino agli orizzonti del Cielo”.