”In un tempo di grandi e terribili conflitti, l’amore del Signore, da cui siamo chiamati a lasciarci abbracciare e plasmare, è universale, e ai suoi occhi – e di conseguenza anche ai nostri – non c’è posto per divisioni e odi di alcun tipo”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della messa presieduta nella basilica di San Pietro, in occasione del Giubileo dei sacerdoti, durante la quale ordinerà 32 nuovi presbiteri. “La nostra speranza si fonda sulla consapevolezza che il Signore non ci abbandona: ci accompagna sempre”, ha garantito Leone XIV: “Noi però siamo chiamati a cooperare con Lui, prima di tutto mettendo al centro della nostra esistenza l’Eucaristia, fonte e apice di tutta la vita cristiana; poi attraverso la fruttuosa recezione dei sacramenti, soprattutto con la confessione sacramentale frequente; e infine con la preghiera, la meditazione della Parola e l’esercizio della carità, conformando sempre più il nostro cuore a quello del Padre delle misericordie”.