
“Viaggi disperati in balìa di aguzzini che ingrossano le fila delle reti del traffico e dello sfruttamento di esseri umani”. È quanto denuncia il Rapporto annuale 2025 del Centro Astalli, presentato oggi a Roma, che evidenzia come guerre, violazioni dei diritti, persecuzioni, disuguaglianze e crisi climatiche abbiano portato il numero delle persone costrette alla migrazione forzata a oltre 122,6 milioni nel mondo. “Il diritto di asilo in Italia ha subito ulteriori restrizioni”, si legge nel documento, che denuncia una “progressiva esclusione dei richiedenti asilo e dei rifugiati dall’esercizio di diritti fondamentali”. I rifugiati si trovano spesso intrappolati in “un limbo giuridico” a causa di pratiche discriminatorie e tempi di attesa molto lunghi per il riconoscimento della protezione. Nel 2024 il Centro Astalli ha supportato 517 persone con permessi in scadenza a Roma e 965 richiedenti a Catania. “Permangono precarietà e fragilità anche in fasce d’età più adulte”, con un’alta richiesta di beni primari come cibo e salute. Aumentano anche le vulnerabilità psicologiche e fisiche, mentre si segnala “una presenza crescente di donne, minori e persone LGBTQIA+ nei servizi di accoglienza”. Il Centro Astalli invita a “superare un approccio burocratico alle vulnerabilità” e rilancia la necessità di “percorsi di inclusione diffusa e partecipativa”.

(Foto Sir)