Card. Zuppi: “per il Giubileo iniziative che restituiscano speranza ai detenuti”

“Il Giubileo spinge a mettere al centro la memoria grata dei doni di Dio e il rispetto della persona umana e del creato, dei fratelli, soprattutto i più fragili”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, introducendo i lavori del Consiglio permanente dei vescovi italiani, in corso a Roma fino al 12 marzo. “A ciascuno di noi pastori è dato lo spazio di inventiva per dare vita a gesti concreti, che incarnino questo spirito giubilare”, l’invito del cardinale. “Sarebbe un programma attraente per tanti, che ci vedrebbe peraltro in dialogo con le persone di buona volontà che non vogliono cedere alla logica della sopraffazione e dello sfruttamento delle persone e della terra”. Tra le priorità di questo anno giubilare, Zuppi, sulla scorta del Papa, segnala l’attenzione ai detenuti, che “privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la mancanza di rispetto”, come si legge nella Spes non confundit. Di qui il rinnovo della richiesta di “iniziative che restituiscano speranza, come forme di amnistia o di condono della pena, volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società, ma anche percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un reale impegno nell’osservanza delle leggi. È una sollecitazione che coinvolge, in primo luogo, le nostre comunità cristiane, chiamate a una rinnovata creatività e generosità per quanti sono pellegrini di speranza con noi”.

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