Università europea Roma, tornano per oltre 300 studenti le attività di responsabilità sociale verso minori, poveri, malati e disabili

All’Università europea di Roma (Uer) riprendono le attività di responsabilità sociale, nell’ambito delle iniziative del Centro di formazione integrale dell’Ateneo. Come ogni anno, gli studenti del secondo anno di alcuni corsi di laurea prenderanno parte a progetti realizzati in collaborazione con diverse realtà che operano nel sociale sul territorio, sperimentando un coinvolgimento attivo in proposte che rispondono ai bisogni concreti e reali della società. L’Uer festeggia quest’anno il suo ventennale. Fin dalla nascita, queste attività occupano un ruolo centrale nella formazione e nella crescita personale degli studenti, sensibilizzandoli alle dinamiche sociali, all’esercizio attivo della solidarietà e al riconoscimento del valore sociale intrinseco nell’impegno professionale. Nell’anno accademico 2025/2026 saranno più di trecento i partecipanti a quaranta attività, progetti e laboratori.
“Ogni anno la nostra esperienza di responsabilità sociale accoglie nuove associazioni e collaborazioni”, spiega p. Enrico Trono, direttore Centro di formazione integrale Uer. “Ricominciare è sempre bello ed entusiasmante, perché siamo all’inizio di un percorso nuovo che coinvolgerà i nostri studenti. Alla fine di ogni anno tanti giovani ci comunicano d’aver vissuto un’esperienza positiva”. Gli studenti dell’Uer collaboreranno con diverse realtà che operano nel sociale (associazioni, onlus, fondazioni, laboratori, organizzazioni di volontariato) svolgendo attività come assistenza a minori e disabili, supporto a persone senza fissa dimora o in condizioni di disagio, tutela dell’ambiente, promozione della cultura e dell’educazione, sostegno a persone anziane o malate, raccolta di farmaci e generi alimentari.

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