Rinnovamento nello Spirito: Patton (Custodia Terra Santa), “per la pace non basta disarmare il cuore ma anche orecchie, lingua e occhi”

“La pace nasce dal cuore e se il mio cuore non è profondamente riconciliato è impossibile che io riesca a fare qualcosa per costruire la pace”. Lo ha ricordato padre Francesco Patton, già custode di Terra Santa, che il 7 dicembre scorso è intervenuto ad uno dei simposi promossi dal Rinnovamento nello Spirito Santo, nell’ambito della 49ª Conferenza nazionale animatori svoltasi a Fiuggi dal 6 all’8 dicembre. Partendo dal tema, “Operatori di pace: Missionari di speranza”, il frate ha spiegato che spesso “dentro il cuore possono abitare sentimenti e atteggiamenti sbagliati e per questo non possono uscirne parole, scelte e azioni di pace”. Dunque, ha sostenuto l’ex custode di Terra Santa, “dobbiamo ‘disarmare’ noi stessi a partire proprio dal cuore. Nell’Antico Testamento, una delle grandi promesse fatte da Dio attraverso i profeti Ezechiele e Geremia è stata ‘Toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore nuovo’”. “Disarmare noi stessi significa anche – ha spiegato – disarmare l’ambiente in cui ci troviamo a vivere, che sia la famiglia, la parrocchia, il luogo di lavoro, il mondo”. Ma significa anche “disarmare le orecchie, la lingua e gli occhi” e, ha aggiunto, “disarmare i piedi e le mani; indossare, cioè, i sandali della pace, come diceva Paolo, per diventare ‘messaggeri di pace’ e percorrere sentieri di pace. E le mani servono per fare, per operare. Così si diventa operatori di pace, artigiani di pace”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia