Natale: Ospedale Bambino Gesù, “contro iper-digitalizzazione donare puzzle, costruzioni, libri illustrati o materiali da disegno” ma soprattutto “tempo condiviso”

Foto Osp. Bambino Gesù/SIR

Nell’era dell’iper-digitalizzazione, tra schermi sempre accesi e connessioni continue, il rischio è perdere il valore più prezioso: il tempo condiviso. L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù invita i genitori a riscoprire la semplicità del gioco come antidoto all’eccesso di digitale. “Il vero regalo di Natale è il tempo passato insieme – ricorda Deny Menghini, responsabile della Psicologia – perché il gioco è linguaggio, apprendimento e regolazione emotiva, e tutto questo avviene al meglio se vissuto con gli altri”.
Un giocattolo ben scelto diventa occasione di crescita e relazione: non conta il prezzo, ma la possibilità di inventare, creare e immaginare. Carte, puzzle, costruzioni, libri illustrati o materiali per disegnare possono trasformarsi in strumenti di fantasia se accompagnati dalla presenza dell’adulto. Meglio pochi giochi di qualità che molti oggetti destinati a un uso passivo. Anche semplici “buoni tempo” – una passeggiata, una serata di lettura, una partita in famiglia – rafforzano il legame e contrastano irritabilità, isolamento e difficoltà di concentrazione legate all’abuso di schermi. Il gioco diventa così palestra di relazione: imparare ad aspettare il proprio turno, rispettare l’altro, collaborare, gestire vittorie e sconfitte. “Non regalate ciò che avreste voluto da bambini – sottolineano gli psicologi – ma ciò che serve oggi ai vostri figli. E soprattutto regalategli voi stessi”.
Accanto alla dimensione educativa, resta centrale la sicurezza: attenzione ai materiali e alle certificazioni: marchio CE, tessuti ignifughi, plastiche solide, vernici atossiche. Le pile a bottone devono essere protette, le dimensioni verificate per evitare rischi di soffocamento, soprattutto sotto i 36 mesi. Anche i giochi già presenti in casa vanno controllati periodicamente: un bordo rotto o una parte allentata può trasformare un passatempo in pericolo.

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