Maria è “la creatura che più di ogni altra ha accolto il progetto di Dio con un sì totale, diventando modello di libertà, obbedienza e fiducia”. Lo ha detti ieri mattina l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago, nella celebrazione della Festa dell’Immacolata Concezione, Patrona della Città di Catanzaro. Il presule, richiamando la pagina della Genesi e il racconto evangelico dell’Annunciazione, ha evidenziato la distanza tra il nascondimento di Adamo e la piena disponibilità di Maria. In lei, ha detto, “l’umanità risponde finalmente alla chiamata di Dio”, trasformando la storia con un sì che diventa servizio, dono e perseveranza. Nella sua omelia il presule si è soffermato sulla situazione mondiale, segnata da guerre e tensioni sociali, invitando i fedeli a “non cedere alla rassegnazione”: “la testimonianza di Maria ci chiede di non rimanere fermi. Come lei, siamo chiamati a metterci in cammino, a portare pace e speranza, anche nei gesti più semplici”. Il presule ha quindi richiamato la necessità di costruire un clima sociale più umano: “non basta – ha detto – proclamare la pace; occorre essere persone pacifiche. La pace cresce nella cortesia, nella generosità e nell’amicizia verso i poveri”.