Ecumenismo: Conferenza sulla revoca delle scomuniche. Patriarca Bartolomeo, “commossi da Papa Leone che ha abbracciato il cammino ecumenico, venendo in Turchia”

(Foto Sir/Biagioni)

“Siamo stati profondamente commossi dal fatto che Sua Santità, Papa Leone XIV, eletto l’8 maggio, abbia abbracciato il cammino ecumenico dei suoi predecessori, intraprendendo il suo primo viaggio apostolico in Turchia alla fine di novembre, in commemorazione di questo solenne anniversario. Così facendo, ha reso testimonianza della nostra comune eredità spirituale nel luogo di nascita del Credo niceno”. Lo ha detto il Patriarca ecumenico Bartolomeo, inviando un video messaggio alla Conferenza Internazionale “1965-2025: la revoca delle Scomuniche”, che si è svolta ieri pomeriggio a Loppiano (cittadella del Movimento dei Focolari) promossa dalla Cattedra Ecumenica Internazionale “Patriarca Atenagora – Chiara Lubich” dell’Istituto Universitario di Sophia. Facendo riferimento alla visita di Papa Leone al Fanar per la festa di Sant’Andrea e alla sua presenza alla divina liturgia, il Patriarca ha detto: “abbiamo potuto firmare insieme una dichiarazione congiunta, rinnovando il nostro comune impegno per il dialogo di amore e verità, condannando ogni abuso della religione per giustificare la violenza e affermando la nostra responsabilità condivisa per promuovere la causa della pace e dell’unità. Fiduciosi che sotto la sua guida i legami tra le nostre Chiese sorelle continueranno ad approfondirsi, rendiamo grazie a Dio per questo passo benedetto nel nostro cammino comune”. Nel messaggio, Bartolomeo fa riferimento alla ricerca di una data comune per la celebrazione della Pasqua e afferma: “L’intero mondo cristiano ha avuto la benedizione di celebrare quest’anno la radiosa festa della Pasqua il 20 aprile. È motivo di profondo dolore il fatto che, a causa della nostra separazione, così raramente leviamo le nostre voci all’unisono per proclamare la risurrezione del Signore, quell’evento senza il quale, come ci ricorda l’apostolo Paolo, la predicazione e la fede cristiana sono vane. Insieme al nostro defunto fratello, Papa Francesco, di benedetta memoria, abbiamo cercato soluzioni per risolvere la questione della data della Pasqua, affinché i cristiani di tutto il mondo potessero dare una testimonianza unita e credibile in un’epoca frammentata e travagliata”. Da qui l’augurio ai partecipanti alla Conferenza affinché “le vostre deliberazioni possano portare abbondante frutto spirituale”.

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