All’inizio del 2025 vivono in Italia circa 484mila persone con permesso di soggiorno per motivi di protezione e asilo: +17% rispetto a un anno prima ma poco più dello 0,8% di tutta la popolazione residente e meno dello 0,4% di tutte le persone in fuga nel mondo. Questo è uno dei dati ricordati oggi a Roma da Chiara Marchetti, sociologa del Ciac (Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione) e tra le curatrici del IX Report della Fondazione Migrantes sul diritto d’asilo fuga, durante la presentazione alla Pontifica Università Gregoriana. “Sono diminuiti gli ingressi e le domande d’asilo – ha detto – ma sono anche calate le persone che sono riuscite ad ottenere protezione. In questo scenario la situazione in Italia presenta tanti elementi di continuità e alcune specificità. Se nel 2024 le persone che hanno fatto domanda d’asilo in Italia sono state 159mila, “massimo storico, nei primi otto mesi del 2025 sono state 85mila – ha aggiunto Marchetti – ma rispetto al 51% dell’Europa, nel nostro Paese gli esiti positivi in prima istanza corrispondono al 36%”. E nel primo semestre del 2025, i dinieghi sono al 69,5%. Un’altra specificità riguarda la povertà dei rifugiati: “il 67% dei beneficiari di protezione internazionale e temporanea in Italia – ha concluso – vive in povertà relativa, a fronte del 17% degli italiani”.