Domenica 7 dicembre la comunità monastica di Siloe e l’intera diocesi di Grosseto hanno vissuto un evento di grande intensità spirituale: la dedicazione della nuova chiesa intitolata allo Spirito Santo e la consacrazione del nuovo altare. Oltre 400 fedeli hanno preso parte alla celebrazione presieduta dal vescovo Bernardino Giordano, affiancato da mons. Rodolfo Cetoloni e mons. Franco Agostinelli, insieme a una ventina di sacerdoti.
La liturgia, ricca di simboli e gesti antichi, è stata animata da una corale composta da cantori locali e dalle suore di Santa Elisabetta. Tra le autorità civili presenti, il sindaco di Cinigiano Luciano Monaci, il presidente di Banca Tema Francesco Carri e l’assessore regionale Leonardo Marras.
Il rito è iniziato con la processione verso il grande portale, aperto dal priore p. Mario Parente, simbolo dell’ingresso nella nuova casa di Dio. Momenti significativi l’aspersione delle pareti e dell’altare, la deposizione delle reliquie di santi e beati sotto l’altare, l’unzione con il sacro crisma e l’illuminazione della chiesa. Al termine, l’Eucaristia è stata riposta nel nuovo tabernacolo, segnando l’avvio della vita liturgica. Nell’omelia, il vescovo Giordano ha ricordato che “Gesù vivo è la pietra angolare che sostiene il peso del mondo e dà consistenza alla Chiesa”. Il priore Parente ha sottolineato che Siloe “nasce non dal progetto, ma dal perdono: un luogo ricamato dal silenzio e dalla luce”. La nuova chiesa rappresenta così un punto di partenza per la comunità e la diocesi, chiamate a vivere in uno spazio rinnovato di preghiera, accoglienza e condivisione.