Antonio Costa, nella sua lettera di invito al Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre, ricorda ai 27 leader “l’importanza dell’allargamento come il più importante investimento geostrategico dell’Ue per la pace, la sicurezza, la stabilità e la prosperità”. Poi chiede uno scambio di “opinioni sulla situazione geoeconomica e sulle sue implicazioni per la competitività dell’Ue”. Quindi afferma: “La situazione in Medio Oriente richiede la nostra continua attenzione. L’adozione della Risoluzione 2803 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite offre l’opportunità di progredire verso la pace. L’Unione europea ha un ruolo da svolgere nel contribuire alla piena attuazione del cessate il fuoco a Gaza e nel garantire che questo processo prosegua verso una pace globale, giusta e duratura basata sulla soluzione dei due Stati”. Seguirà il punto sull’attuazione delle precedenti decisioni in materia di difesa e sicurezza, “volte a rafforzare in modo decisivo la prontezza difensiva dell’Europa entro il 2030”. Poi denuncia la “campagna ibrida” di Russia e Bielorussia contro l’Europa. A margine del summit ci sarà spazio per le questioni migratorie.