Si terrà domani, 5 dicembre, alle 14 presso l’Istituto Maria Santissima Bambina (Via Paolo VI, 21 – Roma) il convegno dal titolo “Artificial Intelligence and Care of Our Common Home”, promosso dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice e da Sacru (Strategic Alliance of Catholic Research Universities). Nell’occasione verrà presentata la ricerca che ha dato vita al volume “Artificial Intelligence and Care of Our Common Home: A Focus on Industries, Finance, Education and Communication” (Ed. Vita e Pensiero), con l’introduzione del card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, e sviluppato congiuntamente dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice e dalla Strategic Alliance of Catholic Research Universities, coordinata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano – informano gli organizzatori dell’iniziativa – farà giungere un messaggio di saluto agli autori della ricerca e a tutti i partecipanti all’incontro. I lavori del Convegno saranno aperti da Isabel Capeloa Gil, presidente di Sacru, e da Paolo Garonna, presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, ai quali seguirà il discorso introduttivo di mons. Paul Desmond Tighe, segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Alle 15 avrà inizio la prima sessione, moderata da Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano, con la presentazione della ricerca “Artificial Intelligence and Care of Our Common Home” da parte di Anna Maria Tarantola, coordinatrice della ricerca, che dialogherà poi con i co-autori. Alle 17.30 avrà inizio la seconda sessione dal titolo “The AI in Industries, Finance, Education and Communication”, moderata da Pier Sandro Cocconcelli, segretario generale di Sacru. Iniziata nel 2024 su invito di Papa Francesco la ricerca – si ricorda in una nota – si è proposta di “analizzare e valutare l’impatto dell’Intelligenza Artificiale, specialmente nei settori dell’industria, finanza, educazione e comunicazione, e di proporre soluzioni ai principali problemi sollevati dal suo rapido e tumultuoso sviluppo”. Con una prospettiva internazionale e multidisciplinare, la ricerca raccoglie i contributi di diciassette accademici ed esperti provenienti da dieci università e due organizzazioni con sede in nove Paesi del mondo.