“Un sostegno all’intero settore delle scuole paritarie e un aiuto concreto all’attuazione del principio di parità scolastica, restituendo certezza normativa e stabilità a realtà educative che operano senza finalità di lucro e che costituiscono una componente essenziale del sistema educativo nazionale”. Così la Federazione italiana scuole materne (Fism) accoglie con favore l’approvazione della norma inserita nella Legge di bilancio 2026 che chiarisce, in via definitiva, il regime di esenzione dall’Imu per le scuole paritarie, riconoscendo la natura non commerciale delle attività educative svolte nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge. “È stato confermato infatti – viene spiegato in un comunicato – che le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico di rilevanza costituzionale, ai sensi della Legge n. 62 del 2000, quando il contributo richiesto alle famiglie è contenuto entro i limiti del Costo medio per studente (Cms) definito annualmente dal ministero dell’Istruzione e del Merito. In ogni caso, lo stesso emendamento approvato ieri, precisa che non sarà possibile il rimborso delle somme già versate”. “Ne consegue, grazie al confronto con il viceministro Maurizio Leo e il ministero dell’Economia e delle finanze, il pieno accesso all’esenzione dall’imposta municipale propria (Imu), superando le incertezze interpretative che hanno generato contenziosi e difficoltà gestionali”. Il presidente nazionale della Fims, Luca Iemmi, ha espresso” un sentito ringraziamento al viceministro dell’Economia e delle finanze, Maurizio Leo, per il risultato raggiunto, che rappresenta un sostegno concreto alle scuole paritarie e all’attività educativa che esse svolgono quotidianamente a favore dei bambini e dei ragazzi, contribuendo in modo significativo al benessere delle famiglie e, più in generale, alla coesione sociale delle comunità”.