Un ponte tra la memoria e il futuro, tra l’austera sacralità del passato e le vibrazioni dei linguaggi contemporanei. È stata inaugurata presso il Polo culturale Civico-Diocesano di S. Chiara a Sulmona la mostra “Casule d’Artista – Edizione 2025”, un progetto che vede la collaborazione organica tra la diocesi di Sulmona-Valva, attraverso la sua Commissione Arte Sacra, e il Comune di Sulmona.
L’iniziativa, che gode del patrocinio dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI, ha trovato il suo compimento grazie all’attività di coordinamento di Emanuele Cavallini, Presidente dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, tramite tra il curatore Giovanni Gardini e Anna Colangelo, in un esempio di cooperazione istituzionale volta alla valorizzazione del territorio. Giovanni Gardini, curatore della mostra, dichiara che “l’esperienza di ricerca sulle casule nasce dal rapporto di collaborazione tra il laboratorio artigianale Sirio e artisti che hanno accolto l’invito a mettersi in dialogo con la grande tradizione delle vesti liturgiche, rileggendole ciascuno secondo la propria poetica”.
Al centro dell’esposizione, undici artisti e collettivi si confrontano con la casula, paramento simbolo della celebrazione, rileggendone la teologia attraverso il tessuto e il colore. Un percorso che l’Assessore alla Cultura Emanuela Cosentino accoglie: “sono particolarmente lieta di ospitare la mostra sulle casule in un polo museale dove è vivo il dialogo tra arte e fede, testimoniato anche dalla copresenza del Museo diocesano e della Pinacoteca di arte contemporanea, frutto del rapporto di stretta collaborazione tra diocesi e Comune di Sulmona. Si tratta di un percorso visivo di grande suggestione capace di coniugare bellezza, fede e riflessione sul sacro nel tempo presente”. Il valore artistico e religioso della mostra è evidenziato da Anna Colangelo, che sottolinea il legame storico: “portare ‘Casule d’Artista’ a Sulmona, nel cuore del nostro Polo Museale, è un gesto di attenzione della nostra Diocesi verso l’importanza del Bello e dell’Arte al servizio della Liturgia. Si è venuto a creare, nello specifico, un legame particolare tra le casule contemporanee e la preziosa casula in seta ricamata in oro proveniente dalle manifatture siciliane di epoca federiciana esposta nel Museo diocesano”. Un momento di approfondimento speciale è fissato per l’8 gennaio 2026 alle ore 17, presso la Chiesa di S. Chiara. L’incontro, volto a riflettere sui contenuti della mostra, vedrà la partecipazione di mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, del curatore Giovanni Gardini e dell’Assessore Emanuela Cosentino.