“La Conferenza episcopale russa ringrazia Dio perché alcuni eventi dell’anno appena trascorso hanno rafforzato la cooperazione ecumenica e interreligiosa e persino l’amicizia”. Lo si legge nel comunicato stampa conclusivo dell’assemblea dei vescovi russi che si è svolta a Marx, il 24 e il 25 novembre. Il riferimento esplicito è al 1700° anniversario del Concilio di Nicea e al 60° anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II, nonché all’esperienza di preghiera della morte di Papa Francesco e dell’elezione di Papa Leone XIV. I cattolici russi lo hanno incontrato nell’ottobre scorso e i vescovi riprendono le parole che il Papa ha rivolto ai pellegrini a Roma perché siano “guida per il servizio della Chiesa in Russia e per ulteriori riflessioni”. E chiedono ai fedeli di “pregare instancabilmente per la pace, disarmata e disarmante, e di impegnarsi per essa, prendendosi cura del benessere spirituale e fisico di ogni persona”. Durante i lavori a Marx si è parlato del “processo sinodale”, di cui la Conferenza episcopale “riconosce l’importanza”: un aspetto chiave della sinodalità, spiega la nota dei vescovi, “è il lavoro attivo degli organismi sinodali come la Conferenza episcopale e le associazioni delle Conferenze episcopali, i Consigli Presbiterali e i Consigli Pastorale ed Economico delle diocesi e delle parrocchie”. I vescovi hanno anche deciso alcune iniziative perché “preoccupati per la vocazione, la vita e il ministero dei sacerdoti”: esercizi spirituali, settimane formative e seminari on line, maggiore collaborazione tra sacerdoti, diaconi permanenti, ministri laici e monaci; coinvolgimento dei giovani che intendono intraprendere il sacerdozio, una più intensa preghiera per le vocazioni al sacerdozio nella Quaresima 2026. Nella nota, i vescovi ricordano ai giovani che la loro giornata mondiale si terrà nel 2027, ma nell’estate 2026 ci sarà un incontro nazionale.