Leone XIV: udienza, “Dio non si stanca di sostenere l’umanità anche quando obbedisce all’istinto cieco della violenza nelle guerre”

“Le relazioni umane sono segnate anche dalla contraddizione, fino al fratricidio”. A segnalarlo è stato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata al rapporto tra la Risurrezione di Cristo e le sfide del mondo attuale. “Caino percepisce il fratello Abele come un concorrente, una minaccia, e nella sua frustrazione non si sente capace di amarlo e di stimarlo”, ha ricordato Leone XIV: “Ed ecco la gelosia, l’invidia, il sangue”. La logica di Dio, invece, è tutt’altra: “Dio rimane fedele per sempre al suo disegno di amore e di vita; non si stanca di sostenere l’umanità anche quando, sulla scia di Caino, obbedisce all’istinto cieco della violenza nelle guerre, nelle discriminazioni, nei razzismi, nelle molteplici forme di schiavitù”. L’antidoto, allora, è tutto racchiuso in un verbo: “generare”. “Generato dal Padre, Cristo è la vita e ha generato vita senza risparmio fino a donarci la sua, e invita anche noi a donare la nostra vita”, ha affermato il Papa: “Generare vuol dire porre in vita qualcun altro. L’universo dei viventi si è espanso attraverso questa legge, che nella sinfonia delle creature conosce un mirabile ‘crescendo’ culminante nel duetto dell’uomo e della donna: Dio li ha creati a propria immagine e ad essi ha affidato la missione di generare pure a sua immagine, cioè per amore e nell’amore. La Sacra Scrittura, fin dall’inizio, ci rivela che la vita, proprio nella sua forma più alta, quella umana, riceve il dono della libertà e diventa un dramma”.

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