Carcere: pellegrinaggio giubilare dei detenuti di Treviso all’udienza con Leone XIV

(Foto diocesi Treviso)

“Quello che mi è successo oggi è stato un dono di Dio, l’incontro più bello della mia vita”. Giovanni, detenuto della Casa circondariale di Treviso, racconta così il pellegrinaggio giubilare a Roma concluso questa mattina con l’udienza generale e l’incontro con papa Leone, al quale i trevigiani hanno donato un dolce a forma di leone di san Marco. Con lui un altro detenuto del “Maggiore” e tre giovani già ospiti dell’Istituto penale minorile e oggi in misura alternativa, accompagnati dal vescovo Michele Tomasi, dalla cappellania del carcere, dalla direttrice dell’Ipm, dal comandante della Polizia penitenziaria e da un’educatrice. “Grazie di questa esperienza unica e speciale per me. Ricevere la benedizione del Papa per la mia famiglia, che sta passando un brutto periodo per problemi di salute, è stato molto bello” racconta Stefano. Giacomo ringrazia per “questa attività unica, che mai mi sarei aspettato”, dicendosi “contento di aver visto il Papa e aver passato questi giorni insieme”. “Sono storie di vita e di riscatto che si incontrano e si incrociano in un abbraccio e in un saluto cordiale” afferma mons. Tomasi, parlando di “un momento davvero di intensa emozione”. L’accoglienza del Papa, aggiunge, “dice anche a noi che siamo chiamati ad accogliere, a dare nuove possibilità, a creare una civiltà dove la fraternità diventi norma”. “Accompagnare oggi tre ragazzi è stata un’emozione unica e la speranza restituisce senso al lavoro di tutti gli operatori della Giustizia” osserva Barbara Fontana, direttrice dell’Ipm.

(Foto diocesi Treviso)

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