“Sono state giornate intense all’insegna dell’ascolto, dell’incontro con le comunità locali di Terra Santa, comunità in attesa che la guerra finisca, che ritorni la calma, la pace, un clima di libertà, e dove ritornino anche i pellegrini”: riferisce così fra Matteo Brena, presidente del Comitato organizzatore del V Congresso internazionale dei commissari di Terra Santa, i lavori dell’evento in corso di svolgimento a Gerusalemme. Oggi la messa celebrata dal cardinale patriarca latino, Pierbattista Pizzaballa, e domani le conclusioni del custode fra Francesco Ielpo. Sabato scorso i commissari partecipanti si sono recati a Betlemme dove hanno incontrato i giovani, visitato il Centro di Azione cattolica e parlato con fra Rafael Tayem, parroco di Betlemme, con fra George Haddad direttore del Terra Sancta College. Fra Brena, riporta un comunicato della Custodia, sottolinea il significato dell’attesa da parte delle persone di Terra Santa e si sofferma sul significato della presenza dei pellegrini, che va oltre il significato economico: “Il ritorno dei pellegrini non è solo la possibilità di tornare a lavorare, ma significa ritornare a vivere quella relazione che è indispensabile per le comunità cristiane di Terra Santa, la relazione con la Chiesa universale. La Chiesa locale è fortemente legata alla Chiesa di tutto il mondo. Se viene a mancare questo legame indispensabile – conclude – le comunità locali sono in sofferenza ed inoltre non vivono pienamente il significato profondo del loro essere qui, che è proprio quello di permettere ai cristiani di tutto il mondo di venire e di pregare nei luoghi santi insieme alla Chiesa locale. È questo doppio polmone che ha la Terra Santa ad essere indispensabile”.