L’Anno giubilare è “occasione provvidenziale per incontrarci e condividere insieme la gioia che nasce dalla speranza cristiana. Sicuramente la musica e il canto sono elementi fondamentali per vivere la gioia di lodare il Signore e la dimensione sinodale della Comunità. In tal senso, siamo tutti chiamati ad essere sempre più consapevoli che il servizio reso alle nostre parrocchie va inteso non solo come esterna animazione delle celebrazioni e delle feste patronali, ma soprattutto come un cammino comunitario fondato sulla fede in Cristo che si rende concreto nella fraternità evangelica”. Così il vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, mons. Giuseppe Alberti, parla del Giubileo diocesano dei Comitati feste, dei portatori, delle bande e dei cori presenti in diocesi che si terrà sabato 22 novembre, memoria di santa Cecilia, patrona della musica, dei musicisti e dei cantanti. La celebrazione liturgica o altri aspetti legati alle feste (processioni, etc.) diventano – scrive il presule – “autentica espressione di fede nella misura in cui viene messa al centro la spiritualità cristiana, così da non scadere in logiche mondane legate al profitto o alla visibilità personale”. Il programma della giornata prevede alle 15 l’accoglienza dei cori, delle bande, dei portatori, dei comitati presso la Casa del laicato “Mons. Luciano Bux” a Gioia Tauro, seguita da un momento di preghiera, dalla processione verso la chiesa di S. Gaetano Catanoso con il quadro di Santa Cecilia e alle 16.30 la liturgia della parola durante la quale sarà fatta la raccolta per lo sportello antiusura come segno del Giubileo.