Sono stati presentati, stamattina, i risultati dell’indagine Con i Bambini-Demopolis sugli adolescenti in Italia, promossa in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre. L’indagine presenta un focus sui giovani che vivono nelle periferie e nelle aree più fragili. L’ascolto di ragazze e ragazzi tra i 14 e i 17 anni ha evidenziato le differenti opportunità e prospettive degli adolescenti nel nostro Paese: le periferie e i quartieri difficili delle città italiane non sottraggono “solo” servizi ed opportunità, ma anche ottimismo e fiducia.
Quasi 7 adolescenti su 10 trascorrono il tempo libero a casa. Una generazione che denuncia scarse opportunità di relazioni tra pari, soprattutto tra ragazzi chi vivono nelle aree più difficili. Le opportunità di incontrare amici nel quartiere sono ritenute sufficienti da appena il 36% degli adolescenti che vivono in periferie e aree più vulnerabili, un quarto in meno dei loro coetanei che vivono in altre zone (61%). Le diverse analisi, condotte a partire dal 2019, hanno valutato quale motore fondamentale di relazioni e crescita siano le attività extrascolastiche. Ma l’eventualità che in Italia i 14-17enni le pratichino non è scontata e risulta talora residuale: il 72% non svolge attività o laboratori musicali, artistici o teatrali; oltre un terzo (35%) non pratica alcuna attività fisica o sportiva, con un dato che cresce fra le ragazze fino al 48%. Ma la possibilità di praticare attività extrascolastiche nel proprio quartiere di residenza non vale per tutti gli adolescenti allo stesso modo. Nelle zone “difficili”, la dimensione di opportunità dichiarata dai ragazzi residenti crolla di oltre 30 punti, sia per le attività ludiche e culturali che per lo sport.
Eppure, se dovessero scatenare fantasia e desideri su che cosa vorrebbero in più e di meglio nel proprio quartiere di residenza, gli adolescenti rispondono con dichiarazioni di pragmatismo a tratti sorprendenti: serve ripartire dai prerequisiti minimi. Servirebbero luoghi per incontrarsi con gli amici o fare nuove amicizie (44%), ma anche maggiore pulizia (43%) e sicurezza nella propria zona (40%), con dati che si inaspriscono nei quartieri più complessi e nelle periferie delle città italiane.
Inoltre, vivere al sicuro per gli adolescenti italiani non è infatti scontato. Il 43%, quando si trova fuori casa, teme di poter essere vittima di molestie, violenza o bullismo, con un dato che sale al 59% nei quartieri difficili ed al 63% fra le ragazze italiane nel complesso. Fra i genitori – interrogati a specchio nell’indagine Demopolis-Con i bambini –, il timore per i figli raggiunge il 77%. Ma esistono differenze significative, tra adolescenti e adulti, nella percezione degli episodi di violenza fra giovani o da parte di baby gang: sono sempre più frequenti per il 46% della popolazione mentre tra gli adolescenti il dato è sensibilmente inferiore (26%).