Abusi su minori: Caffo (Telefono Azzurro), “la pervasività della violenza sessuale richiede un coinvolgimento coordinato e integrato di tutte le istituzioni competenti”

“Il bilancio degli abusi sessuali ai danni di bambini e adolescenti nel mondo è drammatico”. Questo è l’allarme rilanciato da Telefono Azzurro in occasione della Giornata internazionale per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi, in occasione dell’incontro “La forza della rete: conoscere per proteggere” in programma oggi a Palazzo Montecitorio a Roma. “I dati internazionali delineano un quadro sempre più allarmante: la recente analisi di Childlight – Global Child Safety Institute (ITL Index, 2025) conferma infatti che la violenza sessuale sui minori, in tutte le sue forme, rimane un fenomeno diffuso e tutt’altro che marginale. In Europa occidentale, circa il 4,7% dei bambini dichiara di aver subito abusi prima dei 18 anni, mentre il 7,4% riferisce esperienze di aggressione sessuale, con percentuali ancora più elevate tra bambine e adolescenti. Anche il mondo digitale non offre rifugio: quasi un minore su cinque (19,6%) ha ricevuto sollecitazioni sessuali online prima della maggiore età”, evidenzia Telefono Azzurro.
“È indispensabile costruire una rete che operi secondo le migliori pratiche del modello Barnahus e nel rispetto delle norme previste dalla Convenzione di Lanzarote – afferma Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro -. La pervasività della violenza sessuale sui minori richiede un coinvolgimento coordinato e integrato di tutte le istituzioni competenti. Servono operatori formati, programmi di prevenzione efficaci anche nelle scuole, percorsi di educazione all’affettività e reti di intervento solide e strutturate. Il Parlamento europeo ha approvato una serie di modifiche significative che mirano ad adeguare la legislazione comunitaria agli sviluppi tecnologici e a rafforzare la protezione dei minori come ad esempio il chiarimento della definizione di consenso per gli adolescenti, il pari trattamento tra abusi online e offline, il riconoscimento dell’adescamento e dell’estorsione sessuale online come reati penali a sé stanti, l’abolizione dei termini di prescrizione per i reati di abuso sessuale su minori e il rafforzamento delle misure di sostegno per le vittime. Auspichiamo che l’impegno dimostrato dal Parlamento europeo si traduca rapidamente in una pronta adesione da parte del governo italiano, promuovendo una maggiore consapevolezza e interesse istituzionale sugli abusi contro i minori e il conseguente finanziamento di efficaci reti di intervento”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa