Sono oltre 114mila i nuclei familiari stimati in condizione di fragilità abitativa a Roma, mentre 22.162 persone risultano senza tetto o senza dimora. È la fotografia restituita dalla Caritas di Roma nel Rapporto presentato oggi, “La città di cristallo. La povertà a Roma: un punto di vista”. La Capitale vive una crisi abitativa strutturale: 16.346 famiglie sono in attesa di un alloggio popolare, più di 7.000 da oltre dieci anni, mentre si moltiplicano le ordinanze di sfratto, soprattutto per morosità incolpevole e per fine locazione legata agli affitti brevi. Il 6,9% dei residenti vive in abitazioni sovraffollate o inadeguate e l’8,4% delle famiglie destina oltre il 40% del proprio reddito alla casa. A fronte di questa emergenza, restano inutilizzati tra 160mila e 200mila appartamenti privati. L’esplosione dell’offerta turistica ha svuotato interi quartieri del centro storico, alterando gli equilibri sociali e accentuando le disuguaglianze. La Caritas denuncia “sofferenze intollerabili per un Paese civile” e richiama la necessità di una svolta politica orientata al diritto all’abitare. Il disagio abitativo si intreccia con la povertà educativa, le fragilità psichiche, la solitudine degli anziani e la precarietà lavorativa. Roma, si legge nel Rapporto, potrà ritrovare la sua vocazione solidale solo investendo in relazioni, cura e prossimità.