Comincia dalla discussione in emiciclo con la Presidente von der Leyen e la Presidenza del Consiglio sulla struttura e la governance del nuovo bilancio pluriennale dell’Ue 2028-2034 la sessione plenaria del Parlamento europeo oggi a Bruxelles. In apertura di lavori, la commemorazione dei dieci anni trascorsi dagli attentati terroristici del 13 novembre a Parigi. Dopo il bilancio, sempre oggi, il “Patto per la migrazione e l’asilo: applicazione e prospettive future” sarà al centro del confronto con la Presidenza danese e la Commissione che ieri ha pubblicato la prima relazione annuale europea su asilo e migrazione, accompagnata da una decisione su quali siano gli Stati membri che stanno affrontando una pressione migratoria e che possono quindi beneficiare dei contributi di solidarietà degli altri paesi dell’Ue. Oggi in agenda anche lo “scandalo Shein” e la vicenda francese della vendita di prodotti illegali, come bambole sessuali somiglianti a bambini e armi, sulla piattaforma di e-commerce, in violazione della legge Ue sui servizi digitali, e inoltre la “Strategia dell’Ue per la parità di genere”, con una serie di misure da attuare per garantire progressi verso una parità di genere effettiva in tutta Europa. Domani invece torna in emiciclo Von der Leyen con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, per discutere l’esito della riunione del Consiglio di ottobre. Durante la sessione, domani, secondo e ultimo giorno dei lavori, andrà va al voto la proposta di modifica delle norme in materia di rendicontazione di sostenibilità e di dovere di diligenza per le imprese, la proposte sull’obiettivo di tagliare del 90% le emissioni entro il 2040, rispetto ai livelli del 1990, per avere un’Ue climaticamente neutra entro il 2050 e anche una proposta per consentire alle deputate di delegare il proprio diritto di voto a un collega di fiducia durante la gravidanza e nei mesi successivi al parto. Giovedì il Parlamento voterà sulla sull’applicazione della procedura d’urgenza per accelerare l’esame parlamentare della nuova proposta di modifica della Commissione, che prevede la possibilità di ridurre gli obblighi per micro e piccoli operatori primari provenienti da Paesi a basso rischio, nonché per operatori e commercianti che commercializzano questi prodotti dopo la loro immissione sul mercato dell’Ue.