Pace: mons. Maffeis (Perugia), “la Marcia del 12 ottobre il tassello di un percorso per non restare indifferenti rispetto a quello che accade”

“La Marcia della Pace di domenica 12 ottobre è un tassello di un percorso, di un cammino fatto di tante esperienze, di tanti appuntamenti, di incontri, soprattutto con le scuole, con le università, che raccontano la disponibilità e la partecipazione di tanti giovani a non restare indifferenti rispetto a quello che accade, impegnandoli concretamente per la pace”. Così l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis, ha aperto la conferenza stampa di presentazione dei numerosi eventi caratterizzanti l’edizione 2025 della Marcia della pace Perugia-Assisi di domenica 12 ottobre, conferenza tenutasi – per la prima volta – nel palazzo arcivescovile del capoluogo umbro, a cui hanno partecipato diversi rappresentanti di istituzioni civili e religiose e di organizzazioni facenti parte del Comitato promotore della Marcia tra cui la stessa arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve.
“Come credenti – ha proseguito l’arcivescovo – sappiamo anche quanto la preghiera faccia parte di questo cammino, preghiera che aiuta ad entrare in sé stessi, a lasciare spazio al dramma di chi ormai non ha più nemmeno voce, di chi è esposto quotidianamente alla violenza… La preghiera, mentre aiuta a non arrendersi a questa disumanità, si fa voce, si fa adorazione al Signore, al Principe della Pace, e si fa appello alla comunità internazionale perché intervenga e spezzi questa logica delle armi, spezzi la tragedia della guerra”.
“È con questo spirito – ha annunciato mons. Maffeis – che quest’anno abbiamo pensato di organizzare una veglia di preghiera interconfessionale in cattedrale, sabato sera 11 ottobre (ore 21, ndr), giorno della vigilia della Marcia della Pace. Avremo due testimonianze, quella del francescano padre Francesco Patton, che per una decina di anni, fino allo scorso giugno, è stato custode di Terra Santa, che conosce bene il Medio Oriente, e del sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati. Daremo voce a qualcuno che quotidianamente è testimone di una situazione che sta vivendo la Terra Santa, testimone anche di quell’esodo che vede andarsene chi può. Ormai la presenza dei cristiani in Medio Oriente è ridota ad un lumicino”.
La preghiera interconfessionale si aprirà nel chiostro di San Lorenzo dove saranno accolti i partecipanti che entreranno in cattedrale da piazza Danti, dopo aver attraversato piazza IV Novembre “con una piccola fiaccolata in silenzio, quasi a fare memoria delle tante vittime dei conflitti e delle guerre”, ha precisato mons. Maffeis.
“È questo un piccolo segno, un tassello di quel cammino – ha spiegato l’arcivescovo – verso la pace che mette insieme sensibilità diverse. E questa è la prima ricchezza, perché, attorno a determinati valori, è importante che ciascuno possa portare quel contributo derivante dalla propria cultura, dalla propria fede dove ci si trova insieme attorno a ciò che è essenziale”.
L’arcivescovo Maffeis, nel concludere, ha ricordato che “Leone XIV ha chiesto che proprio sabato sera 11 ottobre ci sia in tutte le parrocchie delle diocesi una preghiera per la pace. Sabato è la memoria del giorno di apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962, ndr), Concilio che anche sul tema della pace e della mondialità ha speso più di un documento”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi