Leone XIV: udienza, “il nostro corpo, la nostra storia, le nostre relazioni non sono un involucro da gettare via”

(Foto Calvarese/SIR)

“Il nostro corpo, la nostra storia, le nostre relazioni non sono un involucro da gettare via. Sono destinate alla pienezza della vita”. Lo ha spiegato il Papa, che nella catechesi dell’udienza generale di oggi si è soffermato su un tratto della Risurrezione di Cristo: la sua umiltà. “Risorgere non significa diventare spiriti evanescenti, ma entrare in una comunione più profonda con Dio e con i fratelli, in un’umanità trasfigurata dall’amore”, ha spiegato Leone XIV: “Nella Pasqua di Cristo, tutto può diventare grazia. Anche le cose più ordinarie: mangiare, lavorare, aspettare, curare la casa, sostenere un amico”. “La Risurrezione non sottrae la vita al tempo e alla fatica, ma ne cambia il senso e il sapore”, ha assicurato il Pontefice: “Ogni gesto compiuto nella gratitudine e nella comunione anticipa il Regno di Dio”.

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