Diocesi: mons. Maniago (Catanzaro), la scuola è “cantiere di speranza”

“Quando si parla di scuola tutti riconoscono che è importante, ma spesso le prime parole che si sentono sono di insoddisfazione. Noi, invece, oggi vogliamo ringraziare perché la scuola esiste ed è un luogo prezioso, dove si spende una parte fondamentale della propria vita”. Lo ha detto questa mattina mons. Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, inaugurando l’anno scolastico nella basilica dell’Immacolata. Nella sua omelia presule ha definito la scuola “uno dei mestieri più belli”, un luogo dove si “costruisce il futuro con dedizione e pazienza”, ricordando il sacerdote don Lorenzo Milani, che aveva compreso fino in fondo la missione educativa come servizio alla crescita dei giovani e alla giustizia sociale. Riprendendo l’immagine del “cantiere”, l’arcivescovo ha spiegato che la scuola non è mai un’opera compiuta, ma un continuo lavoro di costruzione e di speranza: “La scuola è un cantiere dove si lavora insieme, dove ogni anno si riprende e si costruisce. È un luogo di speranza, perché educare significa credere che da un piccolo seme possa nascere una grande pianta, capace di dare frutto per tutti”. La celebrazione si è aperta con il saluto della prof.ssa Anna Maria Fonti Iembo, che dopo quarant’anni lascia l’incarico di direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale scolastica. A succederle sarà don Ferdinando Fodero, che raccoglie il testimone con l’impegno di proseguire nel segno della continuità e del rinnovamento.

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