Basilica del Santo: Padova, oggi spostato il condottiero del monumento dello “Il Gattamelata” in vista del restauro

In vista del restauro del monumento dedicato a Erasmo da Narni detto “Il Gattamelata”, oggi il “Cavaliere” è stato tolto dal basamento in pietra posto sul sagrato della Basilica del Santo a Padova e posto sulla struttura “a sella” che lo sosterrà per i prossimi mesi, per essere posizionato nell’Ex Museo civico di Piazzetta Kolbe dove si ricongiungerà al suo destriero domani, giovedì 9 ottobre. Lo spostamento – un momento davvero storico per questo monumento considerato tra i capolavori della scultura rinascimentale – si è reso necessario per ultimare gli accertamenti preliminari al restauro effettuati grazie al sostegno delle organizzazioni americane senza scopo di lucro Friends of Florence e Save Venice, le quali non faranno mancare il loro prezioso contributo neppure nella fase restaurativa vera e propria.
Padre Antonio Ramina, rettore della Basilica di Sant’Antonio in Padova, ha spiegato: “Gli interventi sul Gattamelata costituiscono un ulteriore passo in avanti nelle analisi sullo stato di salute dell’opera in vista del restauro. Un’opera così importante per la Basilica e la città di Padova merita tutta l’attenzione del caso, dato l’insigne valore artistico e simbolico. È doveroso che anche chi verrà dopo di noi possa ammirare una testimonianza artistica come questa, geniale sotto il profilo artistico e culturale”.
Questa è la terza “discesa” del gruppo bronzeo dal suo collocamento sul sagrato intorno al 1457. La prima avvenne nel mese di novembre del 1917, quando il monumento venne ricoverato a Roma a Palazzo Venezia sino al termine della Grande Guerra e fece ritorno sul sagrato nel luglio del 1919. La seconda avvenne il 1° ottobre del 1940 quando nuovamente il Gruppo fu smontato all’inizio del Secondo Conflitto mondiale e ricoverato presso l’abbazia di Carceri d’Este (Pd) dove restò sino al 6 giugno 1945.
L’opera, capolavoro di Donatello, fu eseguita tra il 1447 ed il 1453 su commissione della famiglia del condottiero con l’avvallo del Senato della Repubblica Veneta per commemorare Erasmo da Narni; il monumento fu poi posizionato dinanzi alla Basilica di Sant’Antonio solo alcuni anni dopo.

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