Uragano Melissa: Caritas Cuba, “Fiumi esondati, molte abitazioni allagate. Presto un piano d’azione”

“In un clima di incertezza generato dalle previsioni dell’Uragano Melissa sul territorio cubano, la popolazione dell’isola, insieme a fratelli e sorelle nella fede residenti all’estero, ha dimostrato la propria unità e fede rimanendo in veglia e preghiera”, oltre a rispettare le indicazioni delle autorità. Lo comunica Caritas Cuba, in una nota diffusa dopo il passaggio dell’uragano Melissa. Il ciclone, declassato a categoria 3, ha toccato terra nel comune di Guamá, nella provincia di Santiago de Cuba, alle 3.10 del mattino di ieri. In quel momento, i venti massimi sostenuti raggiungevano i 195 km/h. L’occhio dell’uragano, fa sapere la Caritas, è ora fuori dal territorio nazionale, ma “i venti e le bande nuvolose associate al fenomeno continuano a colpire gran parte dell’interno e la costa settentrionale della regione orientale. Le piogge intense provocate dall’Uragano Melissa hanno causato l’esondazione dei fiumi locali, allagando un’alta percentuale di abitazioni e istituzioni negli insediamenti orientali”. Di fronte a questa situazione, Reynier Hondares García, coordinatore nazionale del Programma di gestione del rischio e dei disastri dell’organizzazione, ha affermato: “Una volta che le condizioni meteorologiche lo consentiranno, il nostro primo obiettivo è dispiegare squadre di valutazione nelle diocesi orientali. La priorità sarà accedere alle comunità che hanno riportato i maggiori impatti, per effettuare una diagnosi completa. Questa procedura includerà un rilievo dettagliato dei danni alle abitazioni, nonché l’identificazione delle famiglie che si trovano in una situazione di estrema vulnerabilità. Con queste informazioni, potremo progettare un piano d’azione efficace e coordinato, volto a incanalare gli sforzi e ad accelerare la ripresa”.

 

 

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