“Oggi rendiamo omaggio alle numerose persone in tutto il mondo le cui voci sono messe a tacere dalle mura delle carceri. Il loro coraggio di fronte all’oppressione incarna i principi su cui si fondano le nostre società: il diritto fondamentale di parola, di dissenso, di informare e partecipare alla vita pubblica senza paura o rappresaglie”. È un passaggio del messaggio firmato dal Relatore generale per i prigionieri politici dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), e dal rappresentante speciale dell’Assemblea parlamentare dell’Osce per i prigionieri politici oggi, nella giornata internazionale dedicata ad attirare l’attenzione sulle migliaia di persone nel mondo che stanno scontando una pena detentiva per ragioni politiche. “La lotta per la libertà non è né isolata né limitata dai confini”, dice il messaggio che cita in particolare storie di repressione che si stanno consumando tra Minsk e Mosca, Tbilisi e Baku. “La difficile situazione dei prigionieri politici è un atto d’accusa contro i regimi che mettono a tacere l’opposizione e criminalizzano il dissenso”. Rivolgendosi ai prigionieri politici, Azadeh Rojhan (Svezia, SOC) e Steve Cohen (Stati Uniti), scrivono: “Non siete dimenticati. La vostra integrità sostiene l’eterna fiamma della libertà. Restiamo impegnati per un mondo in cui nessuno subisca persecuzioni per aver detto la verità al potere”.