Ordine Santo Sepolcro: 3700 Cavalieri e Dame a Roma per il pellegrinaggio giubilare. Il ‘grazie’ di Papa Leone

(Foto Ordine Equestre santo Sepolcro)

Nei giorni scorsi, si è tenuto il pellegrinaggio giubilare internazionale dell’Ordine del Santo Sepolcro che ha riunito circa 3700 Cavalieri e Dame provenienti da 40 Paesi di tutti i continenti. Tre giorni di incontro e di preghiera che, riferisce il sito dell’Ordine, si sono aperti con la messa a San Paolo fuori le Mura presieduta dal Gran Maestro dell’Ordine, card. Fernando Filoni che nella sua omelia ha esortato tutti gli appartenenti all’Ordine a “servire come apostoli di pace, riconciliazione e compassione” sull’esempio di san Paolo. Nei giorni seguenti i pellegrini hanno varcato la Porta santa di san Giovanni in Laterano che, secondo la tradizione, custodisce l’altare in legno dell’apostolo Pietro. È stata l’occasione per i Cavalieri e le Dame di riflettere sui temi fondanti della fede, della speranza e della carità, secondo le modalità indicate dallo Statuto dell’Ordine: rinuncia personale, generosità verso le loro Chiese locali e quella di Terra Santa, “in uno slancio di partecipazione alla sollecitudine del Papa per il mantenimento della presenza cristiana nei luoghi in cui Cristo ha vissuto e ha dato la sua vita”. Nel pomeriggio del 22 ottobre, a Santa Maria Maggiore, dove è conservata la reliquia della culla di Gesù, secondo la tradizione, i pellegrini hanno recitato il rosario in silenzio, raccogliendosi davanti all’icona Salus Populi Romani attribuita a San Luca, cara al cuore di Papa Francesco, le cui spoglie mortali riposano in questa basilica. Il 23 ottobre i 3700 Cavalieri e Dame sono stati ricevuti in udienza da Papa Leone XIV. “Siete venuti a Roma da varie parti del mondo, e questo ci ricorda che la pratica del pellegrinaggio è all’origine della vostra storia. Siete nati, infatti, per custodire il Santo Sepolcro, per prendervi cura dei pellegrini e per sostenere la Chiesa di Gerusalemme”, ha detto il Pontefice che li ha ringraziati per l’aiuto notevole che forniscono alle comunità della Terra Santa, “senza far chiasso e senza pubblicità”, “sostenendo il Patriarcato Latino di Gerusalemme nelle sue varie attività: il Seminario, le scuole, le opere caritative e di assistenza, i progetti umanitari e formativi, l’Università, l’aiuto alle Chiese, con interventi particolari in momenti di maggiore crisi, come è avvenuto durante il Covid e nei giorni tragici della guerra”. A nome dei 30.000 membri dell’Ordine il card. Filoni ha donato al Papa un’icona della patrona Nostra Signora di Palestina (festeggiata ogni anno il 25 ottobre), fatta realizzare appositamente in Terra Santa da una religiosa della Congregazione delle suore di Betlemme.  Il pellegrinaggio si è chiuso dopo l’udienza con la messa e il passaggio della Porta santa di san Pietro.

 

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