Inizia con un fuori programma l’incontro del Papa con i giovani, in occasione del Giubileo del mondo educativo. L’Aula Paolo VI era troppo piccola per contenerli tutti, e così è stato transennato un ampio settore davanti all’ingresso per poter ospitare i tantissimi rimasti fuori. E così, prima di entrare in Aula, Papa Leone è passato a piedi davanti alle transenne, stringendo le mandi a moti giovani che lo acclamavano festosamente, e poi ha preso il microfono per salutarli tutti a braccio. “Buongiorno a tutti, grazie!”, le sue parole: “Mexico, Roma… Buongiorno a tutti!”. “Guardate, ragazzi”, ha proseguito il Pontefice: “Il Vangelo dice che gli ultimi saranno i primi, e così è stato oggi. Tanti auguri, guardate bene lo schermo, ci vediamo da dentro. Tanti auguri, grazie per essere qui”, ha concluso menzionando poi la Polonia, che si era fatta sentire con un saluto sonoro. Poi l’ingresso in Aula Paolo VI, salutato dall’ovazione dei giovani mentre il Papa percorreva il corridoio centrale stringendo mani e salutando volti dall’una e dall’altra parte. Molto coreografici e variopinti gli striscioni, accompagnati dai sorrisi dei presenti.