“Le celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di San Francesco si pongono come un momento solenne, capace di rafforzare non solo il legame tra comunità e patrimonio, ma anche di rilanciare la missione culturale e spirituale dell’Italia nel mondo. Si tratta di un evento di grande importanza non solo per Assisi, ma per tutto l’Appennino centrale dal momento che questa ricorrenza attrarrà un elevato numero di visitatori e fedeli, con potenziali ricadute positive su tutto il territorio”. Lo afferma il commissario straordinario al Sisma 2016, Guido Castelli, commentando la conferenza stampa dal titolo “San Francesco un’esplosione di vita” che si è tenuta a Palazzo Chigi e che ha visto la partecipazione tra gli altri del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e del presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. “Il saldo legame tra i territori del sisma 2016 e Assisi è sancito dagli interventi finanziati di recupero e valorizzazione di beni culturali e religiosi tra i più importanti tra quelli legati alla vita di San Francesco, come le Mura del Sacro Convento, la basilica di Santa
Maria degli Angeli e il Sacro Tugurio di Rivotorto. Quello che abbiamo realizzato in questi anni è un lavoro proficuo, reso possibile dalla piena collaborazione con le istituzioni umbre e le autorità francescane”. La conferma di questa collaborazione, per Castelli, è l’approvazione da parte del Senato, della proposta di legge che reintroduce come festa nazionale il 4 ottobre, giorno in cui si celebra il Patrono d’Italia: “Un provvedimento di particolare rilievo perché è prendendoci cura delle nostre tradizioni religiose, storiche e culturali vogliamo rinsaldare le radici della nostra identità nazionale”.