Economia civile: Mattarella, “ridisegnare i paradigmi tradizionali è necessario per superare i conflitti sociali e per far fronte alle sfide globali”

“Il tema della partecipazione attiva dei cittadini è centrale nella vita di ogni società, in ogni ambito. La vita economica non ne è esclusa. Anzi, nelle società liberal-democratiche democrazia e mercato – come ci ricordano alcuni economisti – hanno in comune l’idea di eguaglianza e concorrono alla sua attuazione”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato oggi al direttore del Festival nazionale dell’Economia civile, Leonardo Becchetti, per l’avvio della kermesse che si svolge a Firenze fino a domenica 5 ottobre.
“Lo troviamo consacrato negli articoli della Costituzione, operanti per far sì che il potere di indirizzo in capo al cittadino sia effettivo anche in ambito economico e sociale, per una ‘democrazia sostanziale’”, sottolinea il Capo dello Stato, ricordando che “il ‘bene comune’ non è, infatti, il ‘bene pubblico’ di una maggioranza, ma interpella ogni cittadino, ogni famiglia, ogni impresa”. “Ecco perché – osserva Mattarella – ridisegnare i paradigmi tradizionali dell’economia, tanto più in tempi di crisi delle relazioni internazionali che pongono a rischio obiettivi comuni all’intera umanità di crescita e giustizia sociale, appare necessario per superare i conflitti sociali e per far fronte alle sfide globali odierne”. “La partecipazione attiva civica svolge, dunque, un ruolo cruciale nell’adozione di politiche e misure capaci di unire al soddisfacimento delle esigenze di vita delle comunità la creazione di benefici intergenerazionali, per garantire i quali – conclude il presidente – è indispensabile un atteggiamento che non sia di distruzione delle risorse del pianeta”.

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