Consiglio europeo: discussioni su difesa e Ucraina. Costa: “I ministri della Difesa svolgano un ruolo più incisivo”

(Foto Consiglio europeo)

“Per costruire l’Europa della difesa, abbiamo bisogno di un coordinamento e di un controllo politico efficienti per monitorare i nostri progressi”, ha affermato ancora Antonio Costa a conclusione del summit informale dei 27 leader a Copenaghen. “I nostri ministri della Difesa devono svolgere un ruolo più incisivo, per portare avanti i lavori tra una riunione del Consiglio europeo e l’altra e per monitorare le tappe fondamentali dei progressi”. Solo pochi cenni sull’Ucraina, per ribadire il sostegno a Kiev, nuove sanzioni alla Russia, e per “aprire la strada” dell’adesione dell’Ucraina all’Ue. “I leader europei hanno avuto una prima discussione su come mobilitare ulteriori fondi per l’Ucraina. E il messaggio è chiaro: la Russia deve capire che i partner dell’Ucraina, compresi i partner europei, hanno la volontà e i mezzi per continuare a sostenerla fino al raggiungimento di una pace giusta e duratura”. Tra due settimane la Commissione europea presenterà una tabella di marcia sulla “prontezza difensiva” per il 2030 e il Consiglio europeo si riunirà di nuovo tra tre settimane: “Sarà il momento delle decisioni, promette Costa.
Attorno al tavolo del vertice le posizioni dei leader hanno mostrato sfumature diverse e molte prudenze. Mette Frederiksen, premier danese, ha fra l’altro affermato nel corso della giornata: “Quando guardo l’Europa oggi, penso che stiamo attraversando la situazione più difficile e pericolosa dalla fine della Seconda guerra mondiale”. Quindi un riferimento esplicito a droni e aerei russi che violano i confini dei Paesi Ue “Ci minacciano, ci mettono alla prova e non si fermeranno”, ha affermato, preoccupata, la premier danese. Titubante il cancelliere tedesco Friedrich Merz: “Non siamo in guerra, ma non siamo nemmeno in pace. Viviamo attualmente in una zona grigia […] ed è proprio l’inazione che ci avvicina paradossalmente a uno scontro diretto con la Russia”. Dal canto suo il Presidente francese Emmanuel Macron (la Francia dispone delle dotazioni militari più potenti nell’Ue) ha detto: “Una violazione dello spazio aereo da parte di aerei militari, droni o elicotteri da guerra può essere percepita come un atto di guerra”. Poco rilevanti le altre posizioni.
Al momento le diverse proposte della Commissione, che saranno precisate nei prossimi giorni (muro di droni, scudo spaziale, protezione fianco est), restano indefinite e non ottengono il consenso unanime. Il Consiglio europeo si ritroverà di nuovo nei giorni 23 e 24 ottobre a Bruxelles.

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