C’è una porta, nel santuario francescano de la Verna, in Casentino, scolpita da una donna. Si chiamava Hildegard Hendrichs, era originaria della Germania dell’est e per lasciare le sue opere come segno di fede in quel santuario che era parte della sua vita, più volte ha rischiato anche la galera. Da alcuni giorni quel portale, che i frati della Verna hanno collocato in uno dei chiostri, su una parte in pietra, perchè possa comunque essere ammirato dai tanti pellegrini che ogni anno salgono sul santo monte dove Francesco ricevette le stimmate, si trova in cattedrale, a Grosseto. L’iniziativa è stata presa dall’ufficio diocesano di pastorale culturale pensando proprio al Giubileo appena iniziato, nel quale la porta ha un alto valore simbolico. “Il senso che vogliamo dare a questo segno – racconta don Pier Mosetti, che ha curato l’operazione – è proprio quello che abbiamo vissuto anche il 29 dicembre aprendo il Giubileo in diocesi: Cristo è la porta di salvezza e la attraversiamo immergendoci nel battesimo. Lo abbiamo ricordato proprio nella domenica del battesimo di Gesù, chiudendo il tempo liturgico del Natale; ci rifletteremo ancora durante questo Anno Santo, che è invito a rivestirci di Cristo. Francesco d’Assisi può aiutarci proprio a fare questo: lui ha scelto il Vangelo per farne l’unica norma della sua vita e ci dimostra che vivere di Cristo è possibile e ci rende pienamente felici”.