Diocesi: Treviso, domenica 26 gennaio a Castelfranco Veneto la Marcia della pace con il vescovo Tomasi

Sarà Castelfranco Veneto ad accogliere domenica 26 gennaio la Marcia diocesana della pace, aperta a tutti, sul tema “Passi di conversione per orizzonti di speranza”, a cui parteciperà anche il vescovo Michele Tomasi. Il ritrovo è fissato per le 14, accanto alla fontana di Borgo Padova. Saranno percorse diverse tappe, fino ad arrivare alla palestra dell’istituto scolastico Nightingale, dove alle 18.30 sarà celebrata la santa messa e si pregherà per il dono della pace.
Quello del 26 gennaio sarà l’ennesimo appuntamento diocesano per il mese della pace. Il primo si è tenuto nella serata di giovedì 16 gennaio, nell’aula magna dell’Istituto Mazzotti di Treviso, prima iniziativa di “Bilanci di pace”: l’attenzione – si legge in un comunicato della diocesi di Treviso – è stata focalizzata sui conflitti dimenticati, globali e vicini a noi, con l’intervento di Silvia Sinibaldi, vicedirettrice di Caritas italiana, che ha presentato il rapporto sui conflitti dimenticati 2024, “Il ritorno delle armi. Guerre del nostro tempo”. Sono 52 gli Stati del mondo che vivono situazioni di conflitto armato, erano 55 nel 2022; 4 le guerre ad altissima intensità, con più di 10mila morti (erano 3 nel 2022): guerre civili in Myanmar e Sudan, conflitti Israele-Hamas e Russia-Ucraina; 20 le guerre ad alta intensità (sotto i 10 mila morti), erano 17 nel 2022; 170.700 i morti per causa diretta di azioni di guerra (153.100 nel 2022), il numero più alto dal 2019. L’intervento di don Piero Zardo, cappellano del carcere di Treviso, ha presentato, poi, una “situazione conflittuale” che viene spesso rimossa dalla consapevolezza collettiva, cioè il problematico rapporto tra chi è “dentro” e la società “fuori”, sia durante il periodo della pena, sia, soprattutto, all’uscita dalla condizione di detenuti, nel momento di un reinserimento nelle relazioni e nella vita quotidiana.
Giovedì 23 gennaio si terrà il secondo appuntamento di “Bilanci di pace”: Giovanna Castoldi, formatrice del Centro internazionale per la Comunicazione nonviolenta, aiuterà il pubblico a capire come stare “Nel cuore del conflitto”. La nonviolenza non è una ingenua utopia, è una logica di azione attiva fondata sulla forza dell’Amore che si può studiare, approfondire, allenare e integrare nella vita quotidiana. Affondando le proprie radici spirituali nel dialogo, la Comunicazione nonviolenta ci guida a osservare con attenzione ciò accade nei conflitti e a impegnarci in modo dinamico per la loro trasformazione e la rigenerazione delle nostre relazioni.

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