
“La libertà religiosa è un valore fondamentale da difendere”: lo ha ribadito il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, durante la presentazione, questa mattina alla Camera dei deputati, della World Watch List 2025 (Wwl), la nuova lista dei primi 50 Paesi dove più si perseguitano i cristiani al mondo, realizzata da Open doors/Porte aperte, organizzazione cristiana che, dal 1955, aiuta i cristiani perseguitati a causa della loro fede. Dal report emerge che “Salgono da 365 a oltre 380 milioni nel mondo i cristiani che sperimentano almeno un livello alto di persecuzione e discriminazione a causa della propria fede, praticamente 1 cristiano ogni 7”. Nel suo intervento Delmastro ha evidenziato “la crescente preoccupazione per la persecuzione dei cristiani nel mondo” ed espresso “il sostegno dell’Italia verso i popoli che subiscono discriminazioni e violenze a causa della loro fede” denunciando la situazione dei cristiani in alcune aree del mondo, in particolare in paesi in cui la violenza contro le minoranze religiose è diffusa. Inoltre, ha ribadito “l’impegno del governo italiano nel promuovere la libertà religiosa e nel contrastare le persecuzioni religiose in ambito internazionale”. Alla presentazione ha portato la sua testimonianza Afordia, una donna proveniente dalla Nigeria che ha condiviso la sua esperienza personale di persecuzione religiosa e raccontato l’esecuzione “con cinque colpi d’arma da fuoco” del marito da parte dei terroristi di Boko Haram perché si era professato cristiano. Dalle sue parole sono emerse le difficoltà e le sofferenze che i cristiani del suo Paese affrontano costretti a vivere nella paura quotidiana. Da Afordia anche un appello affinché l’opinione pubblica mondiale venga sensibilizzata su queste problematiche e di come la solidarietà internazionale sia fondamentale per sostenere chi vive sotto il peso della persecuzione. Il suo messaggio principale è stato quello di non dimenticare chi soffre a causa della propria fede e di continuare a fare pressione affinché i diritti umani, inclusa la libertà religiosa, siano rispettati in tutto il mondo.